sabato 29 settembre 2018

IL MIO INCONTRO CON BARCLAY & CROUSSE: WHEN DREAMS COME TRUE!!!

E così, ieri al CERSAIE di Bologna, sono stata insieme ai miei architetti favoriti, Sandra Barclay & Jean Pierre Crousse… un sogno diventato realtà!! Seduta accanto a loro, parlando con loro… che dire! Felice, semplicemente felice!
(Non abbiamo parlato di mattonelle, NOOO!!!)
Ho ascoltato attentamente ciò che sono venuti a raccontare, perché con la loro architettura della tolleranza hanno fatto un gigantesco passo in avanti che tutti noi dovremo fare, sia dal punto di vista della mentalità, sia dal punto di vista della concretezza delle ns. azioni, dei ns. interventi.
Ho visto con i miei occhi l'intensa emozione che questi due architetti hanno profondamente sentito nei confronti delle vittime del tragico periodo storico che subì il Perù (il mio Perù) dagli anni '70 fino l'inizio dei '90 (con le azioni sovversive dei movimenti terroristici) e che loro hanno voluto raccontare attraverso un linguaggio architettonico che al posto delle parole usa gli spazi: ogni spazio comunica, ogni spazio è carico di significati.
Sono convinta che, in mezzo alla velocità delle ns. varie attività, a volte è necessario fermarsi e ascoltare: ascoltare colui che riflette su un argomento, chi esamina una situazione, chi pone una domanda e cerca una risposta.
Resilienza: avere la capacità di far fronte in maniera positiva a eventi traumatici, di riorganizzare positivamente la propria vita dinanzi alle difficoltà, di ricostruirsi restando sensibili alle opportunità positive che la vita offre, senza alienare la propria identità. Questa è la risposta architettonica di S. Barclay e J.P. Crousse, che può non piacere a tutti, risultare scomoda per alcuni, ma nel frattempo ha decisamente aperto una nuova strada verso un'architettura diversa: un'architettura della tolleranza.
Saludos Sandra y Jean Pierre!!! Hasta pronto!!!

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